Venerdì pomeriggio parleremo insieme a Francesca Codeluppi di fotografia e buddhismo, cercando di ripercorrere la nascita del mio ultimo lavoro fotografico dal titolo “Dharma”.
Il lavoro tratta la figura di Buddha, in modo però insolito, soprattutto in luoghi insoliti, in quanto non siamo in India, non siamo in Tibet, ma siamo vicino ai luoghi di casa, quei luoghi che ho sempre visto fin da bambina. La vita di Buddha è segnata dalla meditazione, quella meditazione che è necessaria per arrivare all’Illuminazione finale, ed io me lo immagino così a meditare davanti a questo grande fiume mentre l’acqua scorre.
Tutto scorre. Come scorre l’acqua, scorre la vita, scorre il tempo, a volte senza neanche accorgercene. Forse è per questo che a volte bisogna prendere la vita un pò meno seriamente, con un pò più di leggerezza, perchè noi non siamo nulla sulla terra, che noi ci siamo o non ci siamo il sole sorge lo stesso e tramonta lo stesso. Nulla si ferma. Tutto continua, appunto, a scorrere.
Ultimamente ho letto diversi libri di Gianluca Gotto e in un podcast sentendolo parlare mi ha colpito una sua frase che dice: quando io ti chiedo chi sei, tu non mi devi rispondere con il tuo nome o cognome, nè quanti anni, nè da che famiglia provieni, ma mi devi rispondere chi sei realmente tu attraverso il tuo pensiero. Nello scorrere della nostra vita forse è proprio questo che dobbiamo imparare a fare…pensare, meditare e fermarci un istante per riuscire a godere del momento presente. Del qui e ora.