Altalene
L’altalena, quel gioco che troviamo al parco, al mare addirittura sulla spiaggia. L’altalena è quel gioco dove tutti almeno una volta da bambini siamo andati e forse è quel gioco che se lo vediamo lì, ferma, senza nessuno, anche se siamo cresciuti un pò non temiamo di andarci sopra. Un gioco semplice ma che nella storia della fotografia ha affascinato molti artisti, forse attratti dal gioco in sè ma attratti anche probabilmente dal significato metaforico che si porta con sè. Pensiamo alle altalene sulle spiagge di Rimini di Luigi Ghirri, fotografo emiliano ma da sempre affascinato dalle spiagge dell’Adriatico. E poi, poco dopo, il fotografo francese Claude Nori, che in molti suoi scatti si percepisce come abbia guardato con curiosità alla produzione fotografica di Luigi Ghirri, ispirandosi al grande Maestro. Anche Claude Nori decide di immortalare con il suo obiettivo l’altalena in mezzo al mare di Rimini.
Un Ghirri più solitario indubbiamente, un Ghirri che preferisce le spiagge quasi deserte. I suoi giochi e le sue altalene sono lì come in attesa di qualche bambino, in un tempo sospeso. Immagini fotografiche riflessive, immagini che riescono a far riflettere chi le guarda, in questo spazio vuoto ognuno può immaginare ciò che vuole.
Nori, invece, punta all’estate. La stagione è definita, le spiagge affollate. Erano gli anni ’80 quando, racconta il fotografo, venivo a Rimini con i miei genitori e lì mi sono innamorato delle spiagge della Riviera ed è proprio in queste spiagge che ha immortalato amori estivi, le risate tra amici nei bar della spiaggia e le famose altalene in mezzo al mare. Sono immagini allegre, immagini che non lasciano immaginare, il fotografo ci regala esattamente spezzoni di vita di ragazzi al mare.
Le fotografie ci fanno pensare ai musei, alle mostre, ai palazzi delle esposizioni dove tutte in un perfetto allestimento le possiamo ammirare dal vero. Ed in questo momento forse la domanda che ci poniamo è “Quando potremmo ritornare a vedere una bella mostra?”
Credo che questo esatto momento storico, l’attimo che stiamo vivendo si possa perfettamente paragonare alle foto di questi artisti. Le fotografie possono essere delle metafore delle nostre esistenze. Umori altalenanti. L’incertezza del domani. L’andamento, insomma, dell’altalena. Ognuno nella propria casa, ognuno con sè stesso, una vita che ci mette davanti spesso ad attimi di riflessione. Riflettiamo su ciò che sta accadendo intorno a noi e a volte abbiamo paura. Ma il mondo non può essere dominato dalla paura. Ci dovrà essere un momento, forse un attimo, in cui la paura lascerà completamente la strada alla voglia di vivere, alla gioia. E così passeremo dalle foto riflessive ghirriane alla foto gioiose di Nori. Passeremo dal vuoto alla folla. Passeremo da un tempo sospeso nel nulla che stiamo vivendo ad un tempo preciso. E così arriverà l’estate come nelle fotografie.
Fotografia di Claude Nori
Fotografia di Luigi Ghirri
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